Violenza sessuale: condannato Robinho

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Il Brasile concederà l’estradizione del calciatore Robinho?

Dopo Fabrizio Miccoli e Massimo Ferrero, anche l’ex attaccante del Milan fa parlare di sè a causa di problemi con la giustizia: condannato Robinho per violenza sessuale.

Robinho è stato condannato per il reato di violenza sessuale di gruppo a nove anni di reclusione, commesso ai danni di una ragazza albanese che all’epoca dei fatti aveva 23 anni.

I fatti oggetto della condanna del reato di violenza sessuale di gruppo

Il fatto risale al 2013, periodo in cui l’ex calciatore militava nella squadra di calcio A.C. Milan.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Robinho ed un amico, Ricardo Falco, il 22 gennaio si sono recati in una discoteca del Milanese, in zona Bicocca.

Nel corso della serata i due, insieme ad altri quattro soggetti ad oggi irreperibili, hanno conosciuto una ragazza che stava festeggiando il proprio compleanno.

Robinho e i complici avrebbero offerto da bere alla 23enne, fino a provocarle uno stato di alterazione psicofisica tale da renderla incapace di opporsi alle iniziali avance.

La serata sarebbe quindi terminata con un atto di violenza sessuale di gruppo consumato all’interno del guardaroba della discoteca.

La giovane, dopo 6 mesi, si è determinata a sporgere querela e l’indagine nei confronti del calciatore Robinho ha avuto inizio.

La vicenda giudiziaria di Robinho

Dopo la condanna in primo grado, la Corte di Appello di Milano nel 2019 ha confermato la condanna a 9 anni di reclusione per l’ex calciatore Robinho.

Nel corso del processo è emerso come i correi avrebbero fornito una versione dei fatti costruita ad hoc e, quindi, previamente concordata.

I difensori dell’imputato hanno tentato di dimostrare come la persona offesa avesse rappresentato una realtà difforme rispetto a quanto realmente accaduto.

A giudizio della difesa lo scopo era quello di ottenere una cospicua somma di denaro a titolo di risarcimento, puntando al notevole patrimonio del calciatore.

Secondo la Corte milanese, il quadro probatorio avrebbe dimostrato in modo inequivocabile lo stato di totale incoscienza della ragazza.

Dalle ricostruzioni delle autorità giudiziarie, infatti, emerge la volontà dei condannati di voler far ubriacare la vittima in maniera tale da versare in un completo stato di alterazione psicofisica. 

A tale conclusione si giungerebbe grazie all’analisi dei tabulati e delle intercettazioni telefoniche.

Le conversazioni intrattenute tra l’ex calciatore ed i complici risulterebbero inequivocabili:

Sto ridendo perché non mi interessa la donna era completamente ubriaca, non sa nemmeno cosa sia successo”.

In seguito alla pronuncia della sentenza della Corte di Cassazione, sezione terza penale, intervenuta il 19.01.2022, la condanna nei confronti di Robinho a nove anni di reclusione è diventata definitiva. 

Ora il calciatore rischia di essere estradato nel nostro paese per scontare la pena (clicca qui per approfondire estradizione).

Il reato di violenza sessuale di gruppo

L’articolo 609 octies c.p., rubricato violenza sessuale di gruppo, recita:

la violenza sessuale di gruppo consiste nella partecipazione, da parte di più persone riunite, ad atti di violenza sessuale di cui all’articolo 609-bis c.p.”.

Il reato è punito con una pena detentiva compresa tra gli otto ed i quattordici anni di reclusione.

Per la configurazione del reato, vi deve essere la partecipazione di più persone riunite.

La giurisprudenza e la dottrina si sono interrogate sul significato dell’aggettivo “riunite”.

Affinché sussista questo elemento, è necessaria la simultanea ed effettiva compresenza dei compartecipi nel momento e nel luogo di consumazione del delitto.

L’orientamento giurisprudenziale ha stabilito che i diversi soggetti siano accomunati dal medesimo intento.

Ciò significa che deve essere dimostrato che i complici abbiano voluto realizzare una loro reciproca interazione (l’essere riuniti) proprio al fine di commettere atti di violenza sessuale.

L’aggravante dell’uso di sostanze alcoliche nel reato di violenza sessuale di gruppo

L’articolo prevede la possibilità di applicare la circostanza aggravante prevista dall’art. 609 ter c.p.: se il fatto è stato commesso con l’uso di sostanze alcoliche la pena è aumentata di un terzo.

Nel caso di specie, i Giudici hanno ritenuto sussistente la suddetta aggravante.

Come detto, a sostegno della configurazione dell’uso di sostanze alcoliche ci sarebbero delle intercettazioni dal contenuto inequivocabile.

Il Brasile concederà l’estradizione di Robinho condannato per la violenza sessuale?

In un nostro precedente articolo abbiamo avuto modo di spiegare cosa sia il mandato di arresto europeo, nel caso in cui debba essere eseguita una sentenza di condanna definitiva di uno stato membro dell’Unione Europea.

Ma cosa succede se il condannato si trova su territorio extraeuropeo?

L’estradizione (art. 13 del c.p.), è quell’atto con cui uno Stato chiede ad un altro la consegna di un soggetto affinché possa essere processato o eseguita la sentenza.

Nel caso di specie si tratterebbe della c.d. estradizione “attiva” in quanto è lo Stato italiano a richiedere la consegna del condannato.

L’estradizione è anche esecutiva, in quanto è stata già pronunciata una sentenza di condanna, divenuta definitiva in seguito della pronuncia della sentenza della Corte di Cassazione.

Il Ministro della Famiglia e dei Diritti Umani di Brasilia ha espresso un parere favorevole circa la possibilità di concedere l’estradizione per Robinho e l’amico Ricardo Falco.

La Costituzione federale brasiliana non consente, però, l’estradizione dei cittadini brasiliani.

L’unica possibilità che permetterebbe di far scontare a Robinho la pena nelle carceri italiane è l’emissione di un mandato d’arresto internazionale.

Infatti, Robinho non potrà recarsi in nessun luogo che abbia un accordo di estradizione con il nostro Paese. 

Il fascicolo è pervenuto all’Ufficio Esecuzioni della Procura di Milano ed è stato assegnato al Pubblico Ministero Dott.ssa Adriana Blasco.

Dalle ultime notizie emerge come il P.M. stia preparando la richiesta di estradizione che dovrà essere trasmessa al Ministero della Giustizia per la valutazione, nonche per la traduzione dell’atto nella lingua ufficiale dello Stato membro di esecuzione ed alla successiva trasmissione all’autorità competente per la decisione sulla consegna.

In data 15.02.2022, il Pubblico Ministero Dott.ssa Adriana Blasco ha inoltrato al Ministero della Giustizia la richiesta di estradizione e il mandato d’arresto internazionale per Robson de Souza Santos (detto Robinho).

Il Brasile dovrà poi valutare se concedere o meno l’estradizione del calciatore.

Avv. Fabio Ambrosio, Dott. Paolo Guadalupi

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