Crack FTX: è possibile recuperare i soldi persi con la truffa delle cryptovalute?
Come recuperare i soldi investiti
Balzata agli onori della cronaca per essere una delle più grandi truffe nel campo delle cryptovalute, oggi analizziamo come tentare di recuperare l’investimento effettuato con FTX.
Cos’è il caso FTX
Il crack della piattaforma di exchange Ftx che ha presentato istanza di fallimento l’11 novembre scorso, ha determinato anche il crollo del suo fondatore Sam Bankman-Fried, diventato obiettivo delle indagini della Securities and Exchange Commission e del dipartimento di Giustizia in relazione alla possibilità di Ftx di aver utilizzato in modo improprio miliardi di dollari di fondi dei clienti per sostenere Alameda Research.
Come recuperare il denaro investito
Anzitutto non si può prescindere da una attenta analisi della documentazione: essa è fondamentale al fine di valutare la possibilità di una azione legale di natura penale, con la redazione di querela che sia più dettagliata possibile e che abbia al suo interno tutti gli elementi ed i dettagli atti anzitutto a poter giungere sia all’identificazione dei truffatori, sia al flusso di denaro sottratto: fornendo in maniera dettagliata tutti gli elementi necessari per arrivare al risultato sperato.
Occorre depositare la denuncia querela anche per un altro, importante motivo.
Infatti, in questo genere di truffe orchestrate con astuzia, i truffatori chiedono ed ottengono dalle vittime ignare anche i loro documenti di riconoscimento, spesso accompagnati da foto in cui si vede il viso della vittima accanto al documento che loro stessi forniscono.
Le foto e i documenti forniti, spesso vengono spesso utilizzati dagli stessi truffatori per “costruire” identità false ad altri truffati, e quindi, paradossalmente, potresti ritrovarti ad essere imputato in processi penali per delle truffe di cui non sai nulla e che non hai commesso tu!
Difatti, siccome i truffatori utilizzano i tuoi documenti e le tue foto, la persona che sarà a sua volta truffata, denuncerà te, che dovrai occuparti anche della difesa in un processo penale essendo all’oscuro di tutte le condotte che invece potrebbero esserti ingiustamente attribuite. con annessi costi da sostenere.
Una denuncia depositata subito e con i maggiori dettagli possibili sarà quindi indispensabile anche per evitarti conseguenze peggiori! E nel caso di truffa perpetrata mediante cryptovaluta, saremo noi a verificare come svolgere l’attività di rintraccio e di recupero del denaro, ove sia possibile seguire a ritroso i flussi di bonifici effettuati da parte dei tecnici che indicheremo e che svolgeranno l’attività necessaria per il recupero del denaro sottratto.
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Le diverse modalità della truffa
La telefonata dall’estero
Lo strumento forse più diffuso per gli inganni nel settore del trading on-line è rappresentato da una semplice telefonata: operatori dalla voce seria e molto professionale assicurano guadagni davvero interessanti se saranno investite delle somme in criptovalute, azioni o nel forex.
Gli schemi di truffa con piattaforma a matrioska
In molti casi, vengono attuati degli schemi di truffa a matrioska: i clienti truffati vengono nuovamente contattati ed indotti ad investire ulteriori somme per recuperare quanto in precedenza perduto. Ovviamente, niente di tutto questo sarà vero e si perderanno solo altri soldi.
Lo sfruttamento dell’immagine di un personaggio famoso per la truffa
Un’altra tecnica consiste nello sfruttamento dell’immagine di un personaggio celebre; in pratica si sfrutta la fama e la notorietà di un personaggio celebre per carpire la fiducia degli utenti ed altresì per distrarli da tutto quanto potrebbe non essere chiaro o non perfettamente legale o garantito.
La truffa dell’intelligenza artificiale
Per conferire maggiore credibilità alle comunicazioni tese a perpetrare una truffa, si utilizzerà la tecnica del “deep fake”, consistente nella diffusione di messaggi falsi, attuata tramite sintesi dell’immagine umana e della voce basate sull’intelligenza artificiale. Con tale tecnica diventa inoltre possibile combinare e sovrapporre immagini e video esistenti con video o immagini originali.
L’app per guadagnare soldi
Un’altra tipologia di truffa può essere rappresentata dalla richiesta al cliente di scaricare un’app. Quello diventerà lo strumento del truffatore per avere sotto controllo la situazione economica del cliente e per ottenere le password del banking online. Il truffatore inizierà a prelevare piccole cifre, fino a rubare somme sempre più elevate di migliaia di euro. È a quel punto che il cliente, nella maggior parte dei casi, si renderà conto del fatto che dal suo conto saranno spariti molti soldi.
La truffa del trading ispirata a Squid Game
Un caso molto noto di truffa nel settore delle criptovalute è legato a Squid Game, la nota serie televisiva che va in onda su Netflix; tale la notorietà della serie che gli ideatori avevano dato vita alla creazione di una vera e propria criptovaluta, lo Squid.
Il token Squid è stato introdotto come parte di un progetto in cui le persone potevano acquistare token per partecipare a giochi online dove potevano guadagnare ulteriori token e scambiarli con altre criptovalute o denaro cash. I token Squid avrebbero poi potuto essere utilizzati in un attesissimo gioco online basato sulla medesima serie. Il problema è iniziato quando molti utenti hanno segnalato problemi nella vendita dei token.
Raggiunta una valutazione monstre di 2.856 dollari, il token Squid è crollato a zero dollari dopo le voci e i segnali emersi dai social che potesse trattarsi di una presunta truffa, gettando nel panico tutti coloro che hanno investito nel token Squid.
La tecnica rag pull
La tecnica utilizzata dagli sviluppatori, denominata “rag pull”, si verifica infatti quando gli sviluppatori di un progetto, come il token Squid in questo caso, lo abbandonano e si intascano i soldi degli investitori. In pratica nel momento in cui un numero significativo di investitori investe nel token, i creatori dell’asset fanno venire meno la liquidità dello stesso, azzerando in pratica il valore della criptovaluta.
Cryptovalute e truffe: come evitarle
Ecco alcuni suggerimenti e consigli utili all’individuazione dei siti di trading online che celano delle truffe: bisogna ricordare che una volta caduti nella trappola diventa estremamente difficoltoso recuperare le somme investite.
Accertarsi della denominazione e dell’iscrizione Consob della società che propone l’investimento
Anzitutto bisogna accertarsi subito della vera ed esatta denominazione della società che propone l’investimento. La difficoltà nell’ottenere le informazioni basilari sull’entità proponente l’investimento rappresenta un primo indicatore di rischio. Va infatti ricordato che l’esercizio nei confronti del pubblico dei servizi e attività di investimento è riservato ai soggetti autorizzati dalla Consob. Nella stragrande maggioranza dei casi l’operatività dei soggetti non autorizzati, privi quindi dei requisiti, tra cui quelli patrimoniali e organizzativi, previsti dall’ordinamento, anche a tutela degli investitori, si sostanzia in vere e proprie truffe. Dunque se la società non è presente sul sito della Consob fra le imprese autorizzate (o sugli elenchi della Banca d’Italia), non bisogna assolutamente investire.
Verificare la sede legale ed effettiva della società che propone l’investimento
Un altro campanello d’allarme squilla nel momento in cui la sede sociale dell’impresa che propone l’investimento è situata in un paradiso fiscale o in una località esotica. In generale, conviene anche diffidare dalle promesse di rendimenti molto più alti di quelli presenti sul mercato, così come di bonus e incentivi di vario tipo e di guadagni iniziali assicurati.
Errori tipografici e di ortografia nelle email
Più in generale, errori tipografici ed evidenti errori di ortografia nelle e-mail, nei post sui social media e durante qualsiasi comunicazione, promesse di moltiplicare l’investimento, utilizzo di falsi personaggi famosi e noti, manipolazione psicologica e dettagli vaghi contenuti nei documenti di accompagnamento dell’investimento rappresentano i segnali di una possibile frode da controllare quando pensiamo di investire col trading online.
Consultare la Black list della Consob
E’ opportuno anche consultare sempre la sezione “Avvisi ai risparmiatori” del sito della Consob e verificare se nei confronti del soggetto in cui l’utente si è imbattuto la CONSOB ha pubblicato un warning e/o ha adottato un provvedimento con cui gli ordina la cessazione dell’attività svolta tramite un sito web o l’ha inserita nella black list delle società truffaldine.
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