Gli adempimenti precedenti l’emissione del mandato di arresto europeo e la segnalazione nel s.i.s della persona ricercata
La Procura Europea (EPPO) emette il Mandato di Arresto Europeo per individui sospettati di aver commesso reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE.
Di norma, l’emissione è preceduta o accompagnata da ricerche per l’arresto della persona attraverso i servizi di cooperazione internazionale competenti, come S.I.re.N.E. (area Schengen) e INTERPOL (resto del mondo).
Tali procedure sono necessarie quando la localizzazione della persona è sconosciuta, è incerta o quando c’è il rischio che essa possa cambiare il proprio domicilio.
Inoltre, di regola il provvedimento è accompagnato anche dalla segnalazione nel Sistema di Informazione Schengen (SIS).
Tale segnalazione può essere disposta anche in casi in cui la localizzazione è conosciuta o particolarmente precisa.
Ad esempio, se la persona è detenuta per altri motivi in uno Stato membro e non si può escludere che, durante il processo di consegna, possa essere rilasciata.
In tal modo si vuole evitare che il ricercato si sottragga all’esecuzione del Mandato di Arresto Europeo.
Per approfondire il Mandato di Arresto Europeo, leggi qui.
La diffusione delle ricerche con la red notice interpol
Per individuare e catturare persone sottoposte a mandato di arresto internazionale, l’Interpol emette gli avvisi rossi, noti anche come “red notice“.
Questi strumenti di cooperazione internazionale di polizia consentono di ricercare le persone in questione in tutti i 194 Paesi dell’Interpol.
Una volta diffusa la red notice, il soggetto viene automaticamente ricercato in ogni Paese.
Se viene trovato in uno di questi Paesi, sarà consegnato alle Autorità dello Stato che ha emesso il mandato di arresto attraverso la procedura prevista.
Per sapere come cancellare la red notice, leggi il nostro precedente articolo.
La sospensione della red notice
Una volta partita la red notice quindi, un soggetto a rischio cattura è destinato ad essere arrestato e magari estradato? Non necessariamente!
È possibile richiedere la cancellazione o la sospensione all’Interpol, che ha il compito di valutare i procedimenti negli archivi contenenti gli ordini di arresto internazionali.
L’art. 37 dello Statuto dell’Interpol prevede, infatti, la cancellazione “in caso di rischio concreto di violazione di un diritto fondamentale della persona per la quale è stata emessa la red notice”.
L’Interpol, in quanto organismo internazionale, segue i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Pertanto, la violazione contestata deve essere basata su uno dei diritti elencati in tale dichiarazione.
Se viene dimostrato il rischio di violazione di un diritto fondamentale, la red notice viene sospesa.
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