Oltraggio e lesioni: assolto

Tabella dei Contenuti

Interruzione pubblico servizio, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni: assolto per non aver commesso il fatto

Lo Studio Legale AMP ha ottenuto presso il Tribunale di Milano per un proprio assistito una sentenza di assoluzione. Oltraggio e lesioni: assolto

La vicenda, si è conclusa con un ottimo risultato che ha visto l’assistito scagionato da tutte le accuse.

Il capo di imputazione per i reati di interruzione pubblico servizio, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni

I fatti riguardavano un assistito dello studio, imputato:

…del reato p. e p. dall’art. 340 C.p., perché turbava la regolarità del servizio pubblico, cagionandone una interruzione di circa 60 minuti tale da richiedere l’intervento di veicolo sostitutivo per la ripresa della funzionalità. In particolare aggrediva verbalmente e fisicamente, determinando le lesioni di cui al capo di imputazione C) il conducente dell’autobus ATM vettura linea 90, al fine di ottenere la sosta del veicolo per recuperare il telefono cellulare rimasto accidentalmente incastrato tra i sedili della vettura e reiterava il comportamento minaccioso di cui al capo di imputazione b)nei confronti degli operanti intervenuti su segnalazione dell’autista”.

“…per il reato p. e p. dall’art. 341 bis C.p., perché mentre era sottoposto agli accertamenti degli operanti intervenuti per la segnalazione della colluttazione di cui al capo di imputazione a), teneva un comportamento molesto e minaccioso, cercando più volte lo scontro fisico nei confronti delle forze dell’ordine, ne offendeva l’onore e il prestigio, durante l’esercizio delle pubbliche funzioni, proferendo frasi del seguente tenore: “siete delle merde, figli di puttana, pezzi di merda”

“… per il reato p. e p. dall’art. 582 C.p., perché mentre teneva il comportamento di cui al capo a), cagionava al conducente dell’autobus….. una lesione personale dalla quale derivava per lo stesso una malattia nel corpo guaribile in 15 gg. con diagnosi “trauma polso con lieve diastasi radio ulnare distale”

Questi i reati di cui il nostro assistito doveva rispondere.

E’ appena il caso di sottolineare che anche l’ATM Milano si costituiva parte civile nel processo, avanzando richieste risarcitorie nei confronti del nostro assistito, unitamente all’autista dell’autobus che risultava essere stato aggredito.

All’udienza di discussione, il PM chiedeva quindi che venisse irrogata la pena di anni uno e mesi due di reclusione a carico del nostro assistito, richiesta alla quale ovviamente si associava la parte civile costituita.

La strategia difensiva: assolto

I professionisti del nostro Studio, dopo aver accuratamente analizzato tutti i documenti relativi all’attività di indagine, hanno compreso immediatamente che il compendio accusatorio aveva delle lacune, afferenti sia l’intervento degli operanti nell’immediatezza dei fatti, sia il profilo psicologico del nostro assistito.

Durante l’escussione dei testi dell’accusa, i professionisti dello studio hanno fatto emergere anzitutto che nessuno di questi aveva saputo quantificare la durata della presunta interruzione del servizio autobus.

Questa circostanza ha poi permesso di chiarire che dopo la segnalazione, vi era stata subito un’altra vettura che aveva sostituito quella dove sarebbe avvenuto il diverbio: in pratica, è stata confermata la tesi difensiva a favore del nostro assistito, supportata poi anche da una teste della difesa, la quale ha raccontato come l’imputato avesse dei gravi problemi piscologici che necessitavano di cure specialistiche.

Dello stesso tenore la testimonianza della madre dell’imputato, che in pratica confermava, anche con documentazione medica, che il figlio soffrisse di disturbo bipolare.

Essendo inoltre questo ulteriore aspetto emerso con evidenza, nel corso dell’istruttoria dibattimentale, è stato quindi possibile escludere l’elemento psicologico dalla condotta dell’imputato.

Al contempo, dall’istruttoria è emerso anche che la breve interruzione verificatasi non ha integrato il reato di cui all’art. 340 cp.

La sentenza per il reato di oltraggio e lesioni: assolto

Per cui il Tribunale, proprio grazie al lavoro svolto dai professionisti dello Studio, ha ritenuto che vi fossero i presupposti per mandare assolto il nostro assistito.

Anche la scelta processuale di procedere quindi con il rito ordinario, senza propendere per alcun rito alternativo, e per avere la possibilità di analizzare tutti gli elementi raccolti ma anche di escutere approfonditamente i testimoni, ha premiato la tenacia della difesa.

All’esito del processo di primo grado, la gran parte degli elementi portati a sostegno dell’accusa sono stati scalfiti dalla strategia difensiva adottata.

Questi in sintesi i punti dell’assoluzione del nostro assistito per tutti i reati ascrittigli, ovvero:

  • per il capo a) Interruzione di pubblico servizio: assolto per non aver commesso il fatto
  • per il capo b) Oltraggio a pubblico ufficiale: assolto per particolare tenuità del fatto
  • per il capo c) Lesioni: non doversi procedere per impossibilità di un secondo giudizio su un medesimo fatto

Ben pianificata, la strategia difensiva dello Studio era sin dall’inizio tesa a dimostrare come non sussistesse, nel caso di specie, nessuno degli elementi costitutivi dei delitti contestati.

I legali dello Studio legale AMP, in dibattimento, sono quindi riusciti a dimostrare, grazie ad uno studio dettagliato dell’intera attività investigativa, tutte quelle lacune tecniche dell’impianto accusatorio idonee invece ad affermare la validità della tesi difensiva, che ha quindi instillato nell’Organo Giudicante il ragionevole dubbio che le condotte poste in essere dall’imputato non erano a lui ascrivibili, o lo fossero solo nella forma della particolare tenuità del fatto.

I professionisti dello Studio hanno quindi fissato nel corso del dibattimento dei punti volti a dimostrare la debolezza delle prove accusatorie portate in dibattimento, ottenendo in questo modo il proscioglimento del loro assistito.

La scelta di difendere nel merito la posizione del cliente, affrontando tutto il complesso percorso dell’istruttoria dibattimentale, si è nei fatti rivelata vincente.

Lo Studio Legale AMP, grazie alla comprovata esperienza dei suoi avvocati, altamente specializzati nelle tematiche riguardanti i reati contro la Pubblica Amministrazione, è riuscito così ad ottenere una sentenza favorevole per il suo assistito.

Tabella dei Contenuti

Articoli correlati

Condividi su

Come possiamo aiutarti?