Resistenza a pubblico ufficiale: assolto perchè il fatto non sussiste

Lo Studio Legale AMP ha ottenuto per un suo assistito, imputato del reato di Resistenza a pubblico ufficiale, punito dall’art. 337 c.p.p. , dinanzi al Tribunale di Milano, una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste.
La vicenda, si è conclusa con un ottimo risultato che ha visto l’assistito mandato assolto dai reati contestatigli. I nostri professionisti hanno ottenuto l’assoluzione, grazie alla loro strategia difensiva che andiamo ad esplicare.
Il capo di imputazione
Era contestato all’imputato:
“…il reato p. e p. dall’art. 81, co.1 e 337 C.p., perché usava violenza nei confronti dei Pubblici Ufficiali Agenti di P.G…. … … intenti a compiere un atto legittimo del proprio ufficio; in particolare, sorpreso dopo aver acquistato sostanza stupefacente, al fine di sottrarsi all’identificazione, si dava a precipitosa fuga a bordo della autovettura…… ponendo in pericolo l’incolumità degli agenti e quella dei civili, guidando contromano e ad alta velocità, non arrestando mai la marcia, nonostante gli operanti avessero intimato l’alt e azionato i dispositivi di emergenza, e andando altresì a collidere con un palo della segnaletica stradale, fino a far perdere le proprie tracce”.
Questo il capo di imputazione, contestato al nostro assistito.
Si evidenzia inoltre che le persone offese erano appunto gli operanti delle forze dell’ordine intervenuti, del corpo di Polizia Giudiziaria, il che rendeva sicuramente l’accusa sicuramente più “consistente”, risultando questi essere stati coinvolti direttamente nella condotta illecita contestata.
All’udienza di discussione, il PM chiedeva quindi che venisse irrogata la pena di mesi nove di reclusione a carico del nostro assistito.

La strategia difensiva per il reato di resistenza pubblico ufficiale
I professionisti del nostro Studio, dopo aver accuratamente analizzato tutti i documenti relativi all’attività di indagine, hanno compreso immediatamente che il compendio accusatorio aveva delle lacune, afferenti sia la loro relazione di servizio, sia l’operazione che essi stavano svolgendo, al momento dei fatti.
Ma è stato proprio durante l’istruttoria dibattimentale, che i legali del nostro Studio hanno saputo far emergere le circostanze a favore del nostro assistito.
Difatti, durante l’escussione dei testi dell’accusa, ovvero il personale di Polizia Giudiziaria, i nostri avvocati hanno fatto emergere anzitutto che nessuno di questi aveva saputo descrivere correttamente né le modalità della fuga, né la sua durata, e nemmeno chi o cosa effettivamente fosse stato messo in condizione di pericolo dalla condotta contestata all’imputato.
Vero è che è emerso che l’imputato aveva acquistato della sostanza stupefacente, precisamente cocaina, da uno spacciatore della zona, trovandosi così, suo malgrado, coinvolto nell’operazione in corso di svolgimento da parte dei poliziotti.
Quando gli operanti sono intervenuti, nonostante fossero in borghese, qualificandosi come appartenenti alla Polizia, il nostro assistito dichiarava di essere colto di sorpresa, di pensare di essere possibile vittima di una rapina, e che per tale motivo ingranava la retromarcia, travolgeva un cartellone di segnaletica stradale e dopo poche centinaia di metri, imboccava la statale, dileguandosi.
Questa circostanza è stata poi sostenuta anche dalla testimonianza di un amico dell’imputato, che in pratica la confermava, essendo a bordo della autovettura che si dava alla fuga al momento dei fatti.
La sentenza per il reato di resistenza pubblico ufficiale
Tuttavia, non essendo emersi con evidenza, nel corso dell’istruttoria dibattimentale, elementi ulteriori, il Tribunale si è orientato a valutare nel suo complesso le circostanze, affermando che nessun pericolo concreto era derivato dalle modalità della fuga così come descritte, per nessuno: a questo punto, la conseguenza è stata l’esclusione dell’elemento psicologico dalla condotta dell’imputato. Al contempo, è emerso quindi che la condotta verificatasi, non ha integrato il reato di cui all’art. 337 cp.
Per cui il Tribunale, proprio grazie al lavoro svolto dai professionisti dello Studio, ha ritenuto che vi fossero i presupposti per mandare assolto il nostro assistito.

Il reato e la scelta del rito
Anche la scelta processuale di procedere direttamente con il rito ordinario, senza propendere per alcun rito alternativo, per avere la possibilità di analizzare tutti gli elementi raccolti ma anche di escutere approfonditamente i testimoni, ha premiato la tenacia della difesa.
All’esito del processo di primo grado, la gran parte degli elementi portati a sostegno dell’accusa sono stati scalfiti dalla strategia difensiva adottata.
Ben pianificata, la strategia difensiva dello Studio era sin dall’inizio tesa a dimostrare come non sussistesse, nel caso di specie, nessuno degli elementi costitutivi del delitto contestato.
I legali dello Studio legale AMP, in dibattimento, sono quindi riusciti a dimostrare tutte quelle lacune tecniche dell’impianto accusatorio idonee invece ad affermare la validità della tesi difensiva.
E’ stato instillato nell’Organo Giudicante il ragionevole dubbio che la condotta posta in essere dall’imputato non era a lui ascrivibili, o che per lo meno l’elemento psicologico del reato non fosse sussistente.
I professionisti dello Studio hanno quindi fissato nel corso del dibattimento dei punti volti a dimostrare la debolezza delle prove accusatorie, ottenendo in questo modo il proscioglimento del loro assistito.
La scelta di difendere nel merito la posizione del cliente, affrontando tutto il complesso percorso dell’istruttoria dibattimentale, si è nei fatti rivelata vincente.

I legali dello Studio Legale AMP non scelgono mai la soluzione più semplice, bensì quella che tuteli efficacemente, e nella maniera più adeguata possibile, gli interessi dei loro assistiti.
Lo Studio Legale AMP, grazie alla comprovata esperienza dei suoi avvocati, altamente specializzati nelle tematiche riguardanti i reati contro la Pubblica Amministrazione, è riuscito così ad ottenere una sentenza favorevole per il suo assistito.
Se avete un problema di questo tipo potete contattarci: cercheremo di risolverlo insieme, preparando la miglior difesa possibile.
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