Ingiusta detenzione e risarcimento del danno

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Ingiusta detenzione: è possibile ottenere un risarcimento fino a 500.000 euro nel caso in cui un soggetto sia stato arrestato e detenuto senza un valido motivo.

Quando è possibile parlare di ingiusta detenzione?

Nel nostro Paese nessuno può essere privato della propria libertà personale senza un valido motivo. Ma cosa succede quando una persona innocente viene arrestata e trascorre del tempo in carcere?

Si tratta di un errore che si verifica frequentemente e per il quale lo Stato ha l’obbligo di risarcire lo sfortunato cittadino. La libertà di una persona non ha certamente prezzo, tuttavia è possibile ottenere un indennizzo fino a 500.000 euro grazie all’aiuto di un bravo legale.

Il nostro studio si è recentemente occupato del caso di un noto professionista, arrestato e trattenuto in custodia cautelare, prima in carcere e poi ai domiciliari, per diversi mesi.All’esito del processo è stata dimostrata l’innocenza del cliente: chi potrà ripagarlo di tutto il tempo che gli è stato portato via?

Abbiamo costretto lo Stato a risarcire il danno causato al nostro assistito.

Contattaci per maggiori informazioni e ricevere assistenza

Sei convinto di aver subito un’ingiusta detenzione?

Per prima cosa è necessario analizzare tutte le circostanze che caratterizzano la tua vicenda.

È quindi fondamentale avvalersi della consulenza di un avvocato di fiducia: in questo modo potrai scoprire come agire e cosa e quanto puoi ottenere.

L’entità del risarcimento dipende da alcuni elementi.

  • Il tempo totale in cui sei stato privato della tua libertà: maggiore è la durata, più alta sarà la somma che riceverai.
  • Il tipo di misura cautelare applicata: passare dei mesi in carcere è certamente peggio che restare agli arresti domiciliari, quindi l’indennizzo sarà maggiore.
  • Le conseguenze derivanti dal periodo senza libertà: dovranno essere risarciti tutti i danni causati dalla detenzione ingiusta, quindi anche le ripercussioni personali, familiari, lavorative, patrimoniali e morali che hai subito.

Cosa succede se lo Stato non vuole pagare?

In qualsiasi situazione è certamente utile conoscere in anticipo le mosse dell’avversario. Nel caso dell’ingiusta detenzione, talvolta lo Stato cerca di negare il risarcimento. Per questo motivo la tua richiesta di indennizzo deve essere formulata in modo da risultare inattaccabile da parte di chi cercherà di non pagare quanto ti è dovuto.

È fondamentale dimostrare che tu “non abbia dato, o concorso a dare causa per dolo o colpa grave” al tuo arresto.

Devi sapere che lo Stato proverà a sostenere che è una tua responsabilità se hai trascorso giorni, settimane, mesi e perfino anni in carcere, nonostante la tua innocenza.

Dirà che con il tuo comportamento hai ostacolato l’autorità giudiziaria a ricercare la verità, magari rendendo subito dopo il tuo arresto dichiarazioni poco chiare o inesatte.

Ovviamente senza contare l’impatto devastante che può avere l’ingresso in carcere per una persona innocente e rispettabile.

Oppure tenterà di dimostrare che hai agito con leggerezza, magari trascurando situazioni che solo in un secondo momento si sono rivelate problematiche.

Puoi essere certo che cercherà con ogni mezzo di negare il tuo risarcimento: per questo conoscere in anticipo le mosse del tuo avversario ti consentirà di ottenere un equo indennizzo per quanto hai dovuto affrontare ingiustamente.

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La richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione ha una scadenza?

Il diritto ad ottenere la riparazione dei danni subiti non dura in eterno.

Ricorda che hai un tempo limitato entro cui presentare la domanda di indennizzo per ingiusta detenzione.
La richiesta dovrà essere fatta entro due anni dal giorno in cui la sentenza è divenuta irrevocabile.

In caso di ritardo oltre i due anni perderai il tuo diritto ad ottenere il risarcimento che ti spetta e non potrai più fare nulla per avere giustizia.

Cosa succede se la persona ingiustamente arrestata muore?

In caso di decesso del soggetto ingiustamente arrestato, gli eredi hanno la possibilità di chiedere il risarcimento.

È infatti possibile ottenere un indennizzo da parte dei parenti più stretti: il coniuge, i figli e i genitori, i fratelli e le sorelle, gli affini entro il primo grado e dalle persone legate da vincolo di adozione con quella deceduta.

Se pensi di essere stato vittima di ingiusta detenzione oppure un tuo familiare è stato ingiustamente incarcerato, contatto il nostro studio per ottenere il risarcimento che ti spetta di diritto.

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Avv. Marco Maccaferri

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