Il reato di usura: di cosa si tratta?

Il reato di usura, definito dall’art. 644 del codice penale, impone pene severe per coloro che richiedono o promettono interessi o altri vantaggi usurari in cambio di un prestito di denaro o di altre utilità.
La condanna può comportare una reclusione da due a dieci anni e una multa che varia da 5.000 a 30.000 euro.
Anche coloro che agiscono come intermediari per ottenere denaro dalla vittima possono essere considerati colpevoli, al di là della partecipazione diretta al reato.
La definizione di interessi usurari si basa sulla mancanza di un calcolo in linea con il tasso medio praticato per operazioni simili e su una sproporzione rispetto alla prestazione di denaro.
Si tiene in considerazione anche la condizione di difficoltà economica della vittima.
La legge stabilisce che il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari è rappresentato dal tasso medio pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, aumentato di un quarto, a cui si aggiungono altri 4 punti percentuali.
La differenza tra il limite e il tasso medio non deve superare gli 8 punti percentuali.
Usura presunta ed usura concreta
L’usura può essere considerata sia presunta che concreta.
Nel primo caso, si verifica quando si supera il limite previsto, mentre nel secondo caso si configura un abuso dello stato di difficoltà della vittima, con un profitto indebito basato su una sproporzione di prestazioni.
La condizione di difficoltà economica del soggetto passivo, che comprende l’attività patrimoniale e una possibile carenza di risorse e beni, è un fattore preso in considerazione.
Tuttavia, se la vittima si trova in uno stato di bisogno reale, senza mezzi adeguati per soddisfare le necessità primarie, questa circostanza è considerata un’aggravante.

Caratteristiche del reato di usura
L’usura è considerata un reato contro il patrimonio commesso con frode.
La giurisprudenza discute sul vero interesse giuridico tutelato. Alcuni sostengono che l’obiettivo sia garantire il corretto funzionamento dell’economia pubblica, compreso l’ordinamento del credito, mentre altri ritengono che lo scopo sia la protezione della sfera personale e patrimoniale della vittima.
Si tratta di un reato a dolo generico, poiché richiede la volontà di stipulare un contratto con interessi usurari, superiori al limite stabilito per legge o completamente sproporzionati rispetto all’operazione e alla condizione economica della vittima.
L’usura può riguardare lo scambio di prestazioni che coinvolgono denaro, beni mobili o immobili, servizi e altro ancora.
La prescrizione nel reato di usura. Momento consumativo
La responsabilità penale nel reato di usura è determinata in base al momento in cui i colpevoli riescono a riscuotere gli interessi usurari.
Secondo la giurisprudenza, la prescrizione del reato si calcola a partire dal giorno dell’ultima riscossione degli interessi, in quanto l’atto viene considerato consumato solo quando i responsabili effettivamente incassano il denaro.
La Corte di Cassazione ha chiaramente stabilito che si tratta di un delitto a condotta frazionata o a consumazione prolungata, e quindi solo coloro che riescono a ottenere il pagamento possono essere considerati responsabili penalmente.
Tuttavia, la situazione è diversa per coloro che si impegnano a recuperare il credito senza ottenere risultati positivi.
In questi casi, occorre tenere in considerazione che l’aiuto fornito da terze parti per ottenere il denaro può configurarsi come reato di favoreggiamento. Inoltre, possono verificarsi anche comportamenti illegali come minacce, violenza o tentata estorsione.

Come possiamo esserti utile
Se hai bisogno di assistenza legale riguardo al reato di usura, è fondamentale rivolgersi a uno studio legale esperto e competente come lo Studio Legale AMP.
Il nostro team di avvocati specializzati nel reato di usura è in grado di fornire consulenza e assistenza legale professionale.
Non esitare a contattare lo Studio Legale AMP per ricevere l’assistenza necessaria in caso di problematiche legate all’usura bancaria.