Falsi sinistri: chi presenta querela

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Falsi sinistri: l’assicurato non è legittimato a presentare querela

Con una recentissima sentenza la Corte di Cassazione, analizzando l’ipotesi di reato prevista dall’art. 642 c.p. – le truffe ai danni delle assicurazioni (clicca sul link per saperne di più) – stabilisce una importantissima novità in tema di soggetto che può presentare querela.

Infatti, con la sentenza n. 20988 dep. il 27.05.2021 la Corte stabilisce che l’unico soggetto legittimato a presentare la querela è la compagnia assicuratrice.

Il soggetto assicurato – che subisce le conseguenze giuridiche ed economiche della falsa attribuzione – non è invece titolare del diritto di querela.

Chi è la persona offesa del reato di falsi sinistri che può presentare querela?

La persona offesa è il soggetto titolare del bene giuridico che una determinata norma penale vuole tutelare.

Se la legge penale viene violata, vuol dire che è leso il bene della c.d. vittima.

Solo a questa persona lo Stato riserva il diritto di sporgere querela.

La decisione in oggetto diventa rilevante in quanto da sempre è stato consentito all’assicurato, in caso di falsi sinistri che lo riguardavano, di poter avanzare istanza di punizione.

Cosa è una querela e chi può presentarla?

La legge prevede degli strumenti idonei a far conoscere la notizia dell’illecito all’Autorità Giudiziaria:

  • denuncia: è l’atto con cui chiunque abbia notizia di un reato perseguibile d’ufficio informa il pubblico ministero o le Forze dell’Ordine
  • querela: è la manifestazione di volontà da parte della persona offesa di voler perseguire l’autore del reato
  • esposto: è la segnalazione in relazione ad un dissidio tra privati che chiunque può fare all’Autorità Giudiziaria la quale analizzerà il contenuto dei fatti esposti per valutare se ci siano, o meno, ipotesi di reato.

La procedibilità dei reati perseguibili a querela

Non tutti i reati presenti nel codice penale possono essere ritenuti ugualmente gravi.

A seconda della gravità della condotta descritta dall’illecito, i reati si dividono in:

  • procedibili a querela di parte: trattasi di illeciti meno gravi. Lo Stato indaga e persegue il responsabile solo quando c’è una segnalazione da parte della persona offesa che può decidere di ritirare la querela (c.d. remissione di querela);
  • procedibili d’ufficio: sono le ipotesi particolarmente gravi. Lo Stato decide di punire l’autore del delitto, a prescindere dalla segnalazione della vittima.

La Cassazione, per giungere alla soluzione riportata in premessa, ripercorre la definizione di persona offesa e civilmente danneggiato.

Si ricorda come solo la prima sia legata al bene giuridico che la norma mira a tutelare, e solo a quest’ultima spetta quindi il diritto a sporgere querela.

Il civilmente obbligato è, invece, colui che subisce un danno dalla commissione del reato: potrà costituirsi parte civile, ma non presentare querela.

L’art. 642 c.p. non ha infatti natura plurioffensiva: la tutela è riconoscersi al solo patrimonio delle imprese assicurative ed all’interesse di quest’ultime alla corretta gestione dei sinistri al fine di evitare un depauperamento del patrimonio a causa di false denunce.

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Avv. Fabio Ambrosio, Dott.ssa Martina Isella

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