Assolto “perchè il fatto non sussiste” dall’accusa di atti persecutori
La Corte di Appello di Napoli ha emesso una sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste” nei confronti di un assistito dello Studio Legale AMP accusato di aver commesso il reato punito dall’art. 612 bis c.p.: atti persecutori, meglio noto come reato di stalking.
L’intervento dei professionisti dello Studio e la predisposizione di una accurata strategia difensiva si sono resi necessari in quanto in primo grado il Tribunale di Nola aveva condannato l’imputato ad una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese di giudizio.
Ecco il capo di imputazione:
“…per il reato p. e p. dagli art. 612 bis C.p., perché con condotte reiterate, anche introducendosi nella proprietà della persona offesa, minacciava e recava molestia alla madre… compiendo atti persecutori che le incutevano un perdurante stato di ansia e di paura ed ingeneravano un fondato timore per l’incolumità propria e per quella dei familiari…”.
La difficoltà del caso, oltre ad essere un reato grave che comporta la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi, è certamente il fatto che la persona offesa è la madre dell’imputato.
Lo studio delle testimonianze delle persone sentite durante il processo ha portato l’avvocato dello Studio Legale AMP che ha seguito il caso, a decidere di fare appello contro della sentenza di primo grado.
Infatti, in Appello i nostri professionisti sono riusciti a dimostrare l’innocenza dell’imputato, sulla base di tre argomenti:
- inattendibilità della madre dell’imputato;
- la mancanza oggettiva del reato;
- la reciprocità dei comportamenti che fa si che vittima e autore del reato si scambino le posizioni e si arrivi ad una situazione di “pareggio”.
La Corte d’Appello, condividendo tutte le argomentazioni dai professionisti del nostro Studio, ha ribaltato totalmente la sentenza di condanna del primo grado.
Il nostro assistito è stato quindi assolto con la formula più ampia ai sensi dell’art. 530 c.p.p. “perché il fatto non sussiste”.
Anche se inizialmente è stata pronunciata una sentenza di condanna molto pesante, i professionisti dello Studio Legale AMP sono riusciti ad esporre in modo chiaro e preciso i punti deboli della condanna di primo grado, in modo che la Corte di Appello ribaltasse la sentenza emessa dal Tribunale di Nola.
Lo Studio Legale AMP vanta una importante esperienza nell’ambito dei reati contro la persona.
Se siete stati ingiustamente condannati, non scoraggiatevi: non è una sconfitta definitiva.
Studiando il fascicolo ed esaminando la sentenza di condanna di primo grado, è possibile depositare un atto di appello efficace, decidendo insieme la miglior difesa possibile, per far emergere la vostra innocenza.