Nel caso in cui un soggetto viene sorpreso dalle Forze dell’Ordine nell’atto di possedere, cedere o coltivare droga a terzi commette e si può procedere all’arresto della persona.
Infatti, l’articolo 73 del DPR 309 del 1990 vieta la condotta di cessione, possesso, coltivazione di sostanza stupefacente e prevede testualmente “Chiunque, senza l’autorizzazione di cui all’articolo 17, coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti o psicotrope di cui alla tabella I prevista dall’articolo 14, è punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro 260.000”.
Diversa è l’ipotesi in cui più persone (almeno tre) si riuniscano allo scopo di effettuare un traffico illecito di sostanze stupefacenti, quindi il c.d. narcotraffico, prevista dall’articolo 74 del DPR 309 del 1990.
Tale norma prevede “Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti […] chi promuove, costituisce, dirige, organizza o finanzia l’associazione è punito per ciò solo con la reclusione non inferiore a venti anni. 2. Chi partecipa all’associazione è punito con la reclusione non inferiore a dieci anni”
È importantissimo rivolgersi sin da subito ad un esperto avvocato specializzato nella materia delle sostanze stupefacenti (cocaina, cannabis, marjiuna, ecstasy, mdma), che conosca la disciplina riguardante il commercio illecito o l’illegittimo possesso di stupefacenti e che in questo modo possa consentire di ottenere la scarcerazione dell’arrestato ed arrivare ad una sentenza di assoluzione o comunque una pesante condanna.
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