Estorsione: processo archiviato

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Ordinanza di archiviazione per il delitto di estorsione: processo archiviato

Lo Studio Legale AMP ha ottenuto dal Gip presso il Tribunale di Milano, in un procedimento penale in cui difendeva un suo assistito dall’accusa di estorsione, una ordinanza di archiviazione. Il processo per estorsione è stato archiviato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano, nel corso della udienza innanzi a lui fissata, a seguito di opposizione alla richiesta di archiviazione depositata dalla persona offesa dal reato, in sede di valutazione della opportunità o meno del proseguimento delle indagini secondo le nuove fonti di prova indicate, ha deciso di ordinare l’archiviazione del procedimento penale.

E’ bene precisare che chiunque commetta il reato di estorsione, a mente dell’art. 629 C.p. rischia pene severissime, che possono arrivare fino a dieci anni di reclusione, come nel caso della vicenda che riguardava l’assistito dello Studio Legale AMP.

Questa la ricostruzione degli eventi giudiziari a carico dell’indagato.

Il nostro assistito, era indagato perché, quale parte acquirente nel corso di una vendita immobiliare, avrebbe più volte mutato le condizioni secondo le quali avrebbe acquistato l’immobile, mettendo la parte venditrice, a suo dire, in una condizione tale da subire presunte condotte minacciose ed addirittura estorsive.

In un primo momento il Pubblico Ministero, anche a seguito di una memoria difensiva depositata dai legali del nostro studio, richiedeva per l’appunto l’archiviazione del procedimento, non avendo affatto ritenuto sussistente alcun elemento probatorio a carico del nostro assistito.

Tuttavia, la persona offesa si opponeva a detta istanza di archiviazione, con il Gip che fissava quindi udienza dinanzi a se.

La strategia difensiva per il processo di estorsione

I professionisti dello Studio hanno però fatto emergere che la condotta dell’indagato nulla avesse a che fare con le presunte modalità estorsive lamentate dalla persona offesa.

Infatti il reato richiede invece che il soggetto agente ponga in essere una minaccia tale da far si che la vittima si senta costretta a fare od mettere qualcosa, e che quindi era almeno necessaria una condotta caratterizzata da una minima offensività percepita dalla vittima, unitamente ad altri elementi.

Ed infatti l’indagato mai si era messa in tali condizioni, o aveva perpetrato condotte minacciose o che avrebbero potuto in qualche modo coartare la volontà della vittima, né in sede di trattativa né comunque aveva posto in essere comportamenti tali da poter far prospettare l’accadimento di un male ingiusto alla persona offesa.

Le condizioni dettate dalla parte acquirente si potevano, difatti, inquadrare nell’alveo delle normali trattative per l’acquisto di un immobile, ed inoltre la stessa persona offesa, nella querela, mai aveva parlato di alcuna condotta minacciosa posta in essere dall’indagato.

Anche il Gip ha ritenuto evidente come l’intera vicenda fosse un insieme di normali condotte tipiche delle negoziazioni per le trattative di acquisto di un immobile.

Le condotte non avevano alcuna rilevanza penale, oltre a non costituire in nessun modo elemento fondante per la presunta fattispecie lamentata dalla persona offesa, “vittima” del presunto reato di estorsione.

La strategia difensiva dello Studio ha dimostrato che le vicende descritte rientravano in normali trattative di acquisto.

Questo ha consentito ai nostri professionisti di poter ritenere non fondata né la querela né il successivo atto di opposizione all’archiviazione, depositato dalla persona offesa.

La decisione del Gip per il processo di estorsione

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha dovuto necessariamente emettere una ordinanza di archiviazione del procedimento penale “ritenuta infondata la notizia di reato e non consentendo gli elementi di formulare una ragionevole previsione di condanna”.

Lo Studio Legale AMP, grazie alla comprovata esperienza dei suoi avvocati, altamente specializzati nelle tematiche riguardanti i reati contro la persona, è riuscito così ad ottenere una ordinanza di archiviazione per il suo assistito, evitandogli così un processo penale.

Se avete un problema di questo tipo potete contattarci: lo risolveremo insieme, preparando la miglior difesa possibile.

Leggi qui l’ordinanza di archiviazione

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